Servizi al cittadino


Tirocini di formazione presso il Tribunale di Ivrea

A chi rivolgersi

Segreteria Presidenza

Ubicazione: Via Cesare Pavese 2 - 10015 Ivrea (TO)
Piano: 3
Stanza: 302
Attività svolte:

Amministrativo

Orario al pubblico:
  • dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:45 alle ore 12:00;
Telefono:
  • 0125/284243 (SEGRETERIA PRESIDENZA)
  • 0125/284226 (Ufficio economato - contabilità)
  • Personale Amministrativo:

    I dati sono visualizzati nel seguente ordine: incarico, qualifica comprensiva della fascia economica, nominativo

    • Dott.ssa Anna Zoccali (Funzionario Giudiziario F1)
      Incarico: Responsabile
      Piano: 3
      Stanza: 302
    • Sig.ra Simona Antonella Camia (Ausiliario F2)
      Incarico: Addetto
      Piano: 3
      Stanza: 302

    Cosa sono

    Consistono in un periodo di formazione e lavoro, svolto in affiancamento a uno o più magistrati affidatari, nel corso del quale si supporta il giudice nei suoi compiti e si assiste allo svolgimento dell’attività giudiziaria, partecipando alle udienze e alle camere di consiglio. Esistono due tipi di tirocinio:

    • uno, della durata di 6 o 12 mesi (a scelta del richiedente), sostituisce un uguale periodo di pratica professionale presso uno studio legale; al termine del tirocinio, lo stagista potrà sostenere l’esame da avvocato dopo aver svolto l’eventuale rimanente periodo di pratica professionale (che complessivamente, compresi i mesi di tirocinio, non deve essere inferiore a 18 mesi). (Per maggiori dettagli vedi art.37 D.L. 98/2011, convertito in legge 111/2011)
    • Un altro, della durata di 18 mesi, costituisce titolo per accedere al concorso in magistratura (senza necessità di frequentare la Scuola Superiore per le Professioni Legali e senza bisogno di aver prima superato l’esame da avvocato). Qualora il concorso sia superato, questo tirocinio dà anche diritto a punti aggiuntivi nella graduatoria del concorso. Inoltre il tirocinio è titolo di preferenza in graduatoria per numerosi altri concorsi pubblici ed è sostitutivo di 12 mesi di pratica legale o notarile ai fini dell’esame da avvocato e del concorso da notaio. (Per maggiori dettagli vedi art.73 D.L. 69/2013, convertito in L.98/2013).

    chi può farli

    I tirocini del primo tipo sono aperti a tutti i laureati, che possono accedervi dopo aver svolto almeno 6 mesi di pratica professionale presso uno studio legale. La pratica può svolgersi anche contemporaneamente al tirocinio.

    I tirocini del secondo tipo richiedono di non aver superato i 30 anni di età e di aver riportato una votazione di laurea non inferiore a 105/110 oppureuna media non inferiore a 27/30 negli esami di privato, costituzionale, civile, procedura civile, penale, procedura penale, amministrativo, commerciale, lavoro.


    quali vantaggi offrono

    Entrambi i tirocini consentono un punto di vista privilegiato sull’attività giudiziaria, perché lo stagista affianca il giudice in tutte le sue attività e collabora con lui. Possono quindi essere un momento formativo importante anche per l’aspirante avvocato che voglia rendersi conto di come vanno le cose “dall’altra parte della scrivania”.

    I tirocini di 18 mesi costituiscono oggi il più rapido canale per l’accesso al concorso in magistratura. Consentono una formazione “sul campo” del futuro magistrato, che deve però essere necessariamente affiancata da un adeguato studio teorico. L’art. 73 del D.L. 69/2013 prevede il riconoscimento di borse di studio per i tirocinanti. Nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 167 del 21 luglio 2015, è pubblicato il decreto interministeriale Giustizia-MEF 10 luglio 2015, concernente l’attribuzione di borse di studio per tirocini formativi presso gli uffici giudiziari.


    come sono organizzati

    Dopo un breve colloquio di orientamento e conoscenza con i magistrati coordinatori, gli stagisti sono affidati a un giudice affidatario e inseriti nell’organizzazione del Tribunale. Nell’individuare il settore di destinazione si tiene conto, compatibilmente con le esigenze e le disponibilità dell’ufficio, della preferenza espressa dallo stagista. L’ammissione ai tirocini e la destinazione degli stagisti avvengono sulla base di una graduatoria formulata in base ai criteri previsti dall’art. 73 D.L. 69/13 (nell’ordine: media degli esami qualificanti, voto di laurea, età più giovane).  

    Lo stagista svolge le attività che gli vengono affidate dal magistrato affidatario e dalla sezione in cui è inserito: collabora nella stesura dei provvedimenti; partecipa alle udienze e alle camere di consiglio; presta assistenza al magistrato nella tenuta dell’agenda e nello studio delle cause, nelle ricerche di giurisprudenza e dottrina; collabora alla realizzazione di banche dati di giurisprudenza dell’ufficio; svolge attività di ausilio alla cancelleria.

    L’impegno di presenza richiesto agli stagisti è di circa mezza giornata (escluso il sabato); il concreto orario di lavoro è concordato con il magistrato affidatario.  

    Oltre alla formazione fruita in loco, gli  stagisti potranno partecipare ai corsi che la Scuola Superiore della Magistratura organizza per i magistrati nel distretto del Piemonte e Valle d’Aosta.

    E’ possibile svolgere, nello stesso periodo, il tirocinio e la pratica forense, con la previsione di alcune incompatibilità. Quest’ultima tuttavia, considerato l’impegno di presenza in ufficio, dovrà essere necessariamente in regime part-time.  

    Il tirocinio è compatibile anche con la frequentazione della Scuola Superiore per le Professioni Legali (SSPL).


    come si fa la domanda

    Per entrambi i tipi di tirocinio la domanda va presentata alla Segreteria della Presidenza del Tribunale.